Etica del lettore di carte
VITA DA TAROT READER
Cammino della Luna
7/15/20253 min read


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Oggi parlerò di un argomento che mi sta a cuore sia come lettrice di carte che come cliente, ovvero l’etica professionale (o deontologia) di un lettore di carte.
Ovviamente si tratta di mie riflessioni che vogliono essere uno spunto di riflessione per quanti leggono o si fanno leggere le carte.
Eccovi un elenco di cose che un lettore di carte dovrebbe evitare di fare se vuole essere considerato un professionista serio ed affidabile:
1- Il lettore di carte deve conoscere i significati delle carte che escono nelle letture.
Ora, capisco che esistono tanti mazzi di tarocchi (e soprattutto oracoli) e che alcuni possono essere ostici da utilizzare, come “L’Oracolo risponde” di Colette Baron Reid in cui ogni carta ha tanti significati diversi in base alla domanda e in base a come la carta esce che anche io all’inizio ho avuto difficoltà ad approcciarmici.
Tuttavia se un tarot reader ha difficoltà con qualsiasi mazzo, deve ricorrere al libretto delle istruzioni per ogni singola carta o lama che esce, mi spiace, ma non credo che sia professionale.
Come ho detto, può capitare, soprattutto se si hanno tanti mazzi (per esempio io ne posseggo più di 300) che, con qualcuno si abbia difficoltà, ma se ogni mazzo da al lettore di carte difficoltà, forse è il caso di prendersi un po’ di tempo per migliorare la conoscenza dei propri oracoli prima di diventare professionista
2- Il lettore di carte non “calca la mano” per fare ulteriori consulenze.
Chiariamoci, non c’è nulla di male se a fine lettura si dice qualcosa come “se hai bisogno di altre consulenze contattami pure” o si promuovono i propri servizi online.
Ciò a cui mi riferisco è quando il lettore in questione fa in modo di terminare la consulenza senza dare una vera risposta in modo di non “costringere” la cliente a fare un altra chiamata.
Oppure sempre il lettore di carte insiste nel far avere altri appuntamenti al cliente instillando un senso di necessità in esso così da poter fare più consulenze.
Come ho detto, nulla vieta che si decida di fare dei percorsi di più sedute (anche io ne ho alcuni strutturati in quel modo) però così come dopo una sessione singola, finito il percorso, non insisto perché la persona che ho aiutato faccia altre dieci letture con me se ciò che doveva essere affrontato è stato affrontato.
Del resto se una persona si è trovata bene con noi per una lettura è probabile che in futuro tornerà di nuovo da noi.
3- Il lettore di carte non parla di ciò che esce fuori durante le consulenze.
Anche qui, i tarot reader non hanno nessun obbligo legale nel non divulgare ciò che esce in consulenza, non siamo medici o psicologi con l’obbligo legale del segreto professionale; tuttavia parlare con altri di ciò che vi ha detto una cliente e cosa le han detto le carte non è un comportamento molto professionale.
4- Il lettore di carte non parla male dei propri colleghi
Non c’è cosa peggiore che sentire un professionista parlare male “della concorrenza”, ovviamente trattandosi di tarocchi e spiritualità ognuno ha il proprio modo di vedere le cose, ma parlar male e denigrare il lavoro altrui non serve a nulla se non a farci apparire poco professionali.
Non credo ci sia bisogno di sminuire o criticare il lavoro altrui solo per risplendere e per prendere qualche cliente in più rispetto gli altri.
5- Il lettore di carte non accetta qualunque lettura pur di lavorare
Questa lezione l’ho imparata nei mesi di lavoro al call center, in quel lavoro non potevo scegliere io quali clienti soddisfare, ma dovevo rispondere a tutte le chiamate che mi venivano passate.
Ed alcune non erano proprio in linea con me, con la mia visione dei tarocchi e con il mio modo di voler lavorare (ed è per questo che ho lasciato il call center); questo per dirvi che se una domanda non ti rispecchia, non ti fa sentire a tuo agio, o semplicemente ti chiedono che so la famosa call gratuita e tu non la fai per motivi tuoi: rifiuta.
Anche perché, se rispondete a domande che non apprezzate o lavorate in modo che non è in linea con voi possono accadere una serie di cose:
-Non sei a tuo agio e la tua agitazione si riflette sulla lettura e sulle carte che per prime daranno risposte fuorvianti perché percepiscono le tue energie
-Realizzi una lettura controvoglia e probabilmente il cliente se ne accorgerà
- Se fai una volta una lettura che non è in linea con te rischi di attrarre altre persone che vorranno letture simili e di conseguenza ti troverai impelagata in letture che non vuoi fare.
Un esempio banale dalla mia esperienza personale: una volta ricevetti un messaggio su instagram da una persona che voleva una “consulenza veloce e gratuita” al che io risposi che non ne facevo.
Quando dopo ulteriori rifiuti da parte mia questa persona iniziò a mandarmi vocali dove urlava la bloccai.
Una reazione estrema, forse, ma le mie clienti sanno che io non accetto di fare letture e call gratuite e lo rispettano, per cui perché devo cambiare il mio modo di lavorare per qualcuno che mi urla contro?
Queste erano le mie riflessioni personali riguardo questo argomento ed ovviamente ognuno è libero di pensarla nel modo che preferisce.
Grazie per aver letto l’articolo
Gioia e luce!
Benedetta
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